Sembrava destinata ai tempi supplementari la partita tra Trapani e Potenza di Coppa Italia, con i siciliani resi inoffensivi dagli uomini di Raffaele per tutta la gara, e invece proprio al 90°, nell’unica vera dormita difensiva dei rossoblu, i ragazzi “Italiani” hanno trovato nell’incornata di Evacuo, liberissimo di indirizzare in porta il cross di Ferretti , il gol vittoria e l’accesso in semifinale.

Purtroppo il sogno sfuma. In fondo la gestione della partita è sempre stata nelle mani del Trapani, l’unica occasione per il Potenza è capitata nel primo tempo sui piedi di Emerson su calcio di punizione, ma il colpo di reni di Ferrara ha vanificato la bella parabola diretta verso l’incrocio dei pali alla destra dell’estremo difensore granata.

Il Potenza ha badato soprattutto a difendersi cercando di pungere quando possibile con França e Genchi prima e con Murano e Lescano poi, ma gli attaccanti sono stati sempre troppo isolati nella manovra macchinosa rossoblu.

Si è combattuto tantissimo a centrocampo col risultato che le due squadre si sono praticamente annullate, in una partita dove il bel gioco non ha nemmeno per un attimo sfiorato il “Provinciale”.

Nessun guizzo, nessuna vera bella azione durante tutta la gara da entrambe le parti. Gli unici veri brividi li ha provocati Breza con un paio di litigate col pallone, comunque non sfruttate dagli avanti siculi, e da un paio di incursioni trapanesi nel secondo tempo in area lucana: un tiro-cross di Ferretti, terminato di poco fuori, e un tiro a distanza ravvicinata di Nzola neutralizzato dal portierone canadese.

Il Potenza recrimina per un fallo su França, rallentato nella sua corsa, ormai solitaria verso la porta, da una trattenuta evidente di Taugourdeau che ha impedito al brasiliano di arrivare sulla palla.

Vince il Trapani che almeno ci ha provato di più, vince con un gol che è arrivato come una secchiata di acqua gelata tanto da pietrificare tifosi e panchina. L’unico a rimanere “caldo” è stato il collaboratore tecnico rossoblu Trimarchi, entrato in campo per dirne quattro all’arbitro e subito espulso.

Finisce la corsa in coppa del Potenza, comunque al secondo quarto di finale consecutivo (nella sua storia ne ha giocati in totale quattro), ma l’avventura in campionato è ancora tutta da vivere, domenica c’è il Catania del neo-tecnico Novellino; bisognerà fare qualcosa di più per non tornare dalla Sicilia con un pugno di mosche.

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