di Pasquale Scarano

E' stato proprio così, il Potenza si è infranto sulla barriera corallina della Turris rivelatasi un ostacolo duro, compatto, aggressivo su ogni pallone, sempre primo sulle seconde giocate, dominatore del gioco aereo; mister Caneo presentava il suo team con un solido 3-4-3 corto, riduttivo di spazi attraverso un pressing continuo che soffocava le manovre dei leoni sul nascere, consentendo di rendersi pericoloso in avanti. In porta il sicuro Fasolino, protetto dal trio dei centrali Cocetta, Esempio e Burgio, implacabili sugli anticipi nei confronti delle punte lucane; a centrocampo i dominatori della manovra con le mezz'ali Scaccabarozzi e Franco, coadiuvati sugli esterni da Cum e Contessa. In zona offensiva giostravano D'Auria, Maniero e Giannone. Di contro, Il Potenza si presentava con il solito 4.3.3 dove Gasparini era tra i pali, Sbraga e Monaco centrali difensivi spesso costretti ad inseguire gli attaccanti avversari, Gyamfi ed Hadziasmanovic cercavano opportunità sugli outs, ma senza trovare sbocchi per la manovra, Candellori giostrava da play coadiuvato da Saporiti e Steffe interni, concentrati per produrre idee ma soffocati nel gestire la manovra e costretti a lanci lunghi per il trio offensivo Gagliano Caturano e Volpe, quasi sempre preda della difesa ospite. Il solo Volpe riusciva a tener viva la manovra con scatti a ripetizione sull'out mancino, senza, però, avere fortuna.

Nel primo game i torresi prendevano da subito le redini del gioco, all'inizio con conclusioni sconclusionate, alle quali i leoni opponevano al 13° una fuga di Volpe con assist per Caturano che concludeva imprecisamente sull'esterno della rete. I corallini, i quali finora avevano fatto prove balistiche, al 18° affondavano il colpo con Giannone servito al centro dell'area da un assist di Contessa messo in moto dall'intelligenza di D'Auria e acquisivano il vantaggio. 0-1 dunque, meritato per il controllo del gioco messo in mostra dai campani. I leoni reagivano solo al 27°, quando una bella discesa di Saporiti metteva in condizione Gagliano di colpire di testa provocando un super-intervento di Fasolino. I rossoblu fanno quello che possono con Hadziasmanovic,Volpe e Saporiti i quali tengono viva la manovra del potenza che ha qualche sussulto reattivo.al 34, proprio con Saporiti, imbeccato da Gyamfi, capace di sprecare una grande occasione in piena zona tiro. Goal mancato, goal subito, la regola funziona anche per i corallini, i quali al 35 raddoppiavano grazie alla conclusione imparabile dell' intraprendente D”Auria, imbeccato da Giannone.0-2, quindi, terminava il 1° game con un potenza dalla difesa inguardabile, lenta ed impacciata, ma anche perchè lasciata scoperta dall'assenza di una valida azione incontrista del centrocampo rossoblù.

Nel secondo game mister De Giorgio, all'esordio sulla panchina rossoblù, rivoluzionava l'assetto della squadra con l'ingresso di Di Grazia, al posto di Steffè, rimodulando il 4-3-3 in un coraggiosissimo 3-4-3, con un centrocampista in meno ed un attaccante in più. Bastavano 6 minuti ai leoni per accorciare le distanze proprio con Di Grazia, il quale, al termine di un quadruplo dribbling ai danni della difesa torrese, tirava con palla indirizzata imparabilmente nell'angolo della porta di Fasolino.

I leoni, a quel punto, esercitavano pressione alla ricerca del pareggio ed al 14 Volpe inventava per Caturano il quale allungava per Gagliano che coglieva una clamorosa traversa.A quel punto Caneo sostituiva D'Auria, una punta e folletto imprendibile, con Matera, un centrocampista, arretrando Contessa per un prudente 4-4-2. I corallini, quindi, controllavano il match senza reali pericoli.Ma, improvvisamente al 48° Matera commetteva fallo sul neo-entrato Mata concedendo ai leoni un calcio di punizione ai 25 mt. Si occupava dell'esecuzione Di Grazia capace di lanciare un missile imparabile sotto la traversa, per il pareggio dei rossoblù.Ma il calcio è imprevedibile e, su un improvviso capovolgimento di fronte al 52 su un cross di Franco, Maestrelli, difensore centrale appena entrato, sorprendeva la difesa dei leoni ed infilava di testa il goal dell'incredibile successo. Il match terminava nervosamente nelle file rossoblù, di fronte ad un pubblico estremamente deluso.

 

 

 

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