La partita di domenica scorsa contro il Rieti ha raccontato, più che di un punto guadagnato, di due punti persi. La squadra reatina è riuscita a mettere in difficoltà i rossoblu anche al ritorno, evidenziando alcune carenze sul piano del gioco dell’11 di Raffaele che, ancora una volta, ha dimostrato di essere in difficoltà quando si trova ad affrontare squadre che hanno buone doti di palleggio. E’già successo in questo campionato, e, ormai, ci eravamo abituati alle vittorie per uno a zero, spesso ottenute sul filo di lana, grazie alla super difesa lucana e a un po'di buona sorte, ma quando il Potenza subisce una rete poi diventa quasi impossibile recuperare, sopratutto se anche la fortuna ci si mette di... "traversa"

Naturalmente il percorso dei rossoblu è più che straordinario, quinto posto e ancora tante partite da giocare, a cominciare da quella di domenica prossima contro la Sicula Leonzio. I siciliani attualmente ricoprono la penultima posizione in classifica; sarebbero in realtà ultimi se al Rieti non avessero inflitto cinque punti di penalizzazione.

Non stanno vivendo un bellissimo periodo i bianconeri di mister Grieco, solo quattro pareggi nelle ultime dieci gare, e anche il loro percorso casalingo non si può dire esaltante: 8 punti in 12 partite e quattro sconfitte consecutive nelle ultime quattro gare interne; l’ultima vittoria al “Nobile” risale al 3 novembre dello scorso anno, 3 a 1 alla Cavese. Terzo peggior attacco del campionato, con 20 reti segnate, e terza peggior difesa con 42 gol subiti.

Però il Leonzio contro il Potenza ha un bilancio più che positivo, delle sette partite giocate a Lentini i lucani sono riusciti a strappare soltanto due pareggi, uno 0 a 0 nella stagione 94/95 e un 1 a 1 nel campionato di serie C2 91/92, partita questa molto emozionante, con un Potenza costretto a giocare in 10 fin dal 7° minuto, per l’espulsione di Crucitti, sotto di un gol al 33° e rigore parato al 65° da Mancini, quando si era sull'1 a 1, grazie al pareggio di Garzieri al 42°.

 

 

All'andata finì 0 a 0, purtroppo, anche in quell'occasione, con un rigore sbagliato nei minuti finali. Se il Potenza avesse insaccato gli unici due rigori avuti a favore adesso sarebbe terzo a 49 punti, a un solo punto dal Bari.

Ma vediamo in dettaglio i precedenti giocati a Lentini:

Leonzio Potenza 1959/60 Serie D 2 - 1
Atletico Leonzio Potenza 1989/90 Serie C2 1 - 0
Atletico Leonzio Potenza 1990/91 Serie C2 3 - 0
Leonzio Potenza 1991/92 Serie C/3 1 - 1
Leonzio Potenza 1993/94 Serie C/1 1 - 0
Leonzio B.M. Invicta 1994/95 C.N.D. 0 - 0
Sicula Leonzio Potenza 2018/19 Serie C 2 - 1

 

L'Associazione Culturale Museo del Potenza Calcio, a seguito di un sondaggio tra i tifosi, che visto prevalere la classica e amatissima maglietta a strisce verticali rossoblu, ha realizzato una fedele riproduzione della maglia risalente al campionato di serie B, stagione 1966/67, l'anno di Aldo Agroppi, Franco Ciardi, Rosario Spanò, Vittorio Carioli, Franco Carrera, Andra Nesti, Vincenzo Rosito e altri giocatori che hanno fatto la storia del Potenza.

Di questa maglietta sono stati prodotti solo 100 esemplari. I materiali riproducono le caratteristiche tipiche dei tessuti anni '60 ma con cotone pregiato perfettamente indossabile. La maglia ha sul retro il numero 11 che richiama gli "11 leoni rossoblu", realizzato in pelle, mentre sul davanti l'unico fregio è un leone ricamato con filo dorato. La maglia è stata totalmente assemblata a mano da una sartoria specializzata. Ogni maglia ha una numerazione progressiva da 1 a 100 con etichetta che attesta che è un prodotto ufficiale del Museo del Potenza Calcio. Viene venduta in un cofanetto con certificazione.

Il prezzo di vendita è di 85,00 €. L'iniziativa non ha nessun fine di lucro ma soltanto lo scopo di finanziare la pubblicazione del primo libro dell'Associazione sulla storia calcistica potentina, dagli albori ai giorni nostri.

Le magliette sono disponibili presso il negozio LIFE STYLE, in Via D'Errico 5 a Potenza.

Per maggiori informazioni potete contattare l'associazione direttamente via mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Nel LINK di seguito potrete leggere l'articolo che glieroidelcalcio.com hanno dedicato all'iniziativa: MUSEO DEL POTENZA, RIPRODOTTA LA MAGLIA DEL 66/67

 

 

di Pasquale Scarano

Ebbene, si, ragazzi, il rigore fallito ha ucciso temporaneamente le speranze di interpretare il ruolo di capolista del girone, ma è anche vero che la prestazione dei leoni non è stata esaltante. Sarà perchè nel 1° tempo è venuto meno il sostegno della curva, per via di uno striscione mancante, ma i rossoblu sono apparsi lenti, senza idee precise di gioco e piuttosto confusionari nell'impostazione della manovra. A causare queste difficoltà ha contribuito l'assenza del movimento senza palla dei giocatori, il che ha rivelato una condizione fisica certamente non ottimale, fondamentale per suggerire la direzione da imprimere ai palloni giocabili, il che determinava la chiusura degli spazi da parte della squadra avversaria.

La Sicula di mister Salvalaggio si presentava in ottima condizione atletica sul campo del Viviani, dove ostentava un atteggiamento prudente, ma non rinunciatario, con un equilibrato 3-4-2-1. In porta si ergeva il bravo Nordi, protetto dall'esperto trio difensivo Sosa, Ferrini e Petta; in mezzo al campo giostravano Cozza, il metodista, con Palermo, altro interno, sostenuti sugli outs da Sabatino e Parisi, mentre, con un costante movimento sulla ¾ Sicurella e Grillo, oltre ad un pressing decisamente alto e fastidioso per la difesa rossoblu, cercavano d'ispirare le iniziative dell'ex Potenza Lescano, nel ruolo di prima punta.

Il Potenza di mister Raffaele schierava Ioime a guardia della porta, con il pacchetto difensivo formato da Giosa, Emerson e Silvestri, Iuliano e Dettori a centrocampo apparsi straniti e certamente non integrati nella costruzione del gioco, con Coccia e Panico a cercare iniziative sugli esterni ma spesso raddoppiati dalle marcature avversarie che li immobilizzavano. Il trio d'attacco dei leoni era formato da Vuletich sempre presente sui palloni alti e con una notevole carica agonistica, Murano, un po' appannato e Ricci con libertà di movimento sulla ¾, nel tentativo malriuscito di creare spazi.

Nel 1° game i leoni possono contabilizzare 2 occasioni con Murano, al 7°, che liberato da un colpo di testa a seguire di Vuletich solo davanti alla porta scaraventava su Nordi in uscita e poi al 35° quando Dettori azzeccava l'unico lancio della partita servendo Panico che, al volo colpiva in pieno il palo alla destra di Nordi.

I bianconeri, di contro, riuscivano a mettere brividi ai tifosi rossoblu al 23°, con un pericolosissimo taglio in area di Grillo, che nessuno raccoglieva e successivamente al 26°, con un ignobile colpo di testa del difensore Petta, il quale, davanti alla porta impattava il pallone con la parte superiore della testa, spedendo fuori; quindi al 27° una ripartenza del solito Grillo creava in area un cross per Lescano, che in scivolata sfiorava il palo.

La prima frazione si concludeva con un risultato in bianco, che denotava l'incapacità offensiva del Potenza e le pericolose ripartenze della Sicula, dopo aver recuperato i palloni con il pressing.

Nel 2° game i rossoblu acceleravano soprattutto con Coccia ed Isgrò, rilevatore di Murano, sull'out destro e Arcidiacono, che aveva sostituito Longo, piuttosto appannato, dall'altro lato.

Ed era proprio quest'ultimo, al 41° che s'involava in area costringendo Sosa al fallo da rigore. Penalty ineccepibile che uno spento Emerson s'incaricava di trasformare.

La trasformazione restava un desiderio inappagabile, perché il brasiliano, al contrario di altre occasioni, nel tentativo di spiazzare Nordi, batteva angolato ma troppo debolmente per impedire all'estremo di arrivarci. Così le ambizioni di primato dei leoni morivano sull'insostenibile pesantezza dell'essere.

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